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Sanremo è tornato, ma con un’atmosfera diversa. Carlo Conti ha raccolto l’eredità di Amadeus, e si è percepita una certa tensione iniziale, stemperata dall’energia solare di Antonella Clerici, che ha saputo metterlo a suo agio.
Uno dei momenti più toccanti è stato il ricordo di Ezio Bosso, il grande musicista che ci ha lasciato un messaggio potente:
“La musica, come la vita, si può fare solo insieme”.
Un concetto forte, che però stride con una scelta controversa della Rai: durante l’esibizione di Mira Awad la cantante palestinese e Noa nota star israeliana, che hanno cantato “Imagine”, i sottotitoli sono stati tolti nel momento più emozionante. Un errore tecnico? Una decisione consapevole? Fatto sta che il messaggio di pace si è smorzato proprio mentre doveva essere più chiaro.
A tentare di restituire profondità all’evento è arrivato un intervento a sorpresa di Papa Francesco, che però è apparso un po’ generico e privo di riferimenti diretti.
Le Esibizioni: Tra Delusioni, Emozioni e Brani Pensati per TikTok
L’Inizio con Gaia e l’Enigma Irama
La prima artista in gara è stata Gaia, che ha purtroppo lasciato il pubblico tiepido. Il brano non ha brillato e l’esibizione è risultata poco incisiva.
Subito dopo, un momento curioso: Irama è stato introdotto dalle note di “Ovunque Sarai”, il suo brano sanremese di qualche anno fa. Coincidenza? Difficile crederlo, visto che la sua esibizione è arrivata subito dopo l’omaggio a Fabrizio Frizzi. Il nuovo pezzo ha un uso un po’ eccessivo dell’autotune, ma l’ultima parte ha tutte le carte in regola per diventare virale su TikTok.
Marcella Bella, Rkomi e Noemi: Chi Convince e Chi No
Marcella Bella, come sempre, “Stronza forte ma sorprendente”: il tempo per lei sembra essersi fermato.
Rkomi? Forse da riascoltare, la sua performance ha lasciato qualche dubbio.
Noemi? Troppo piatta. Peccato, perché di solito sa emozionare.
Cristicchi, Giorgia e Olly: Applausi e Perplessità
Simone Cristicchi è stato il trionfatore morale della serata, con un brano che ha strappato una standing ovation infinita. Testo, melodia e interpretazione: tutto perfetto.
Giorgia? Finalmente l’usignolo è tornato a volare alto, con un pezzo all’altezza della sua straordinaria voce.
Olly? Troppo simile ad Alfa, non ha lasciato traccia.
Gabbani, Achille Lauro e Gerry Scotti: Sicurezze e Icone
Francesco Gabbani è sempre una certezza: ha carisma, sa stare sul palco e ha la capacità di farci credere in ogni parola che canta.
Achille Lauro ha provato a ripetere il colpo di scena di qualche anno fa, ma dopo “Amore Disperato” il confronto è stato impietoso. Il sax sullo sfondo? Una chicca.
Nel frattempo, Gerry Scotti si è mosso con naturalezza da Mike Bongiorno 2.0, facendo sentire la sua presenza senza mai strafare.
Ospiti e Special Guest: Tra Nostalgia e Futuro
Jovanotti e il Ritmo tra Musica e Politica
Sanremo è anche show, e Jovanotti lo sa benissimo. La sua esibizione è stata energica, con quel giusto tocco politico che non guasta mai.
Raf e Massimo Ranieri: Nostalgia Canaglia
Raf, classe ’59 percepita 2000, ha regalato un momento speciale dal palco esterno. Curioso il piccolo giallo su Wikipedia, dove è comparso uno spoiler sulla vincitrice: Elodie. Scherzo o realtà?
Massimo Ranieri ha incantato con la sua voce, ma il dubbio resta: Sanremo è ancora il posto giusto per lui?
Le Esibizioni della Seconda Parte
Serena Brancale ha portato un pezzo perfetto per i balletti su TikTok.
I Modà, con Kekko infortunato, hanno emozionato i fan senza stravolgere il loro sound.
Clara ha impressionato con la sua voce potente.
Lucio Corsi sembra un po’ Achille Lauro, ma avrà lo stesso successo?
Joan Thiele non ha convinto.
Elodie? Un po’ deludente, forse ci aspettavamo di più.
Tony Effe? Non si direbbe che abbia preso lezioni di canto.
Brunori Sas? Forse troppo raffinato per questo Festival.
Bresh? Non ha lasciato il segno.
Francesca Michielin? Ironia della sorte, nella sua canzone avvisa di fare attenzione al pavimento bagnato… peccato che sia caduta dalle scale nelle prove!
Fedez, Rocco Hunt e il Fantasanremo
Fedez, con le sue lentine nere, ha lanciato un messaggio chiaro: il suo stato d’animo è scuro come la pece.
Rocco Hunt? Sempre coerente e coinvolgente con il suo stile da bravo ragazzo di periferia.
E poi c’è il Fantasanremo, ormai parte integrante dello spettacolo: bonus, penalità e gag che rendono tutto più divertente.
Un pensiero a Emis Killa, che ha deciso di ritirarsi per le sue vicende giudiziarie. Peccato, sarebbe stato interessante sentirlo in gara.
Sanremo 2025: Un Festival Dove Scrivono Sempre Gli Stessi
Un dettaglio non da poco: più della metà dei brani in gara è stata scritta dagli stessi 11 autori. Forse è per questo che il Festival sembra un po’ piatto?
Il Dopo Festival con Selvaggia Lucarelli e la Magia del Pesto
Il sindaco di Sanremo ha apprezzato le trofie al pesto della Clerici (del resto, a una certa ora viene fame!).
Carlo Conti è stato chirurgico nel rispettare i tempi, evitando sforamenti. Bravo come funzionario RAI.
Il Dopo Festival, condotto da Alessandro Cattelan, promette bene. Ma la vera mina vagante è Selvaggia Lucarelli, che non ha certo paura di dire la sua.
Sanremo 2025: Luci e Ombre, Ma il Festival Si Ama, Punto.
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